Il territorio dei Monti Simbruini riporta tracce antichissime della presenza antropica: da tempi immemori infatti l’uomo ha abitato tra queste montagne, come testimoniano ad esempio i numerosi resti di uomini preistorici rinvenuti nella grotta di Morra Cavorso, nel comune di Jenne.
Ma ben oltre la semplice presenza dell’uomo, nei secoli queste terre, per la loro bellezza incontaminata, sono divenute meta ambita prima per nobili ed imperatori romani, che a Subiaco (Nerone) ed Arcinazzo (Traiano) fecero realizzare sfarzose residenze estive, poi per santi ed eremiti che qui trovarono i luoghi ideali per la loro ascesi mistica (Benedetto da Norcia su tutti) ed infine per pittori ed artisti provenienti da tutta Europa in cerca di ispirazione negli anni del “Gran tour“.
Questa frequentazione, in modi e vicissitudini diverse, ha fatto si che nel corso del tempo sul territorio rimanessero tracce e testimonianze di un nobile passato, ancora oggi tangibile nell’incredibile bellezza dei monasteri, nella silente semplicità degli eremi, nei resti delle grandi ville romane ed in tanti altri scorci nascosti tra i vicoli dei borghi che ancora oggi animano queste montagne.