I Monti Simbruini costituiscono una delle principali dorsali montuose dell’Appennino centrale: posti sul confine tra Lazio e Abruzzo, a poche decine di km ad Est di Roma, essi racchiudono tutti i tratti tipici della montagna appenninica: migliaia di ettari di faggete, vette che superano i 2000 metri di quota, estesi altopiani e valli profonde solcate da limpide acque sorgive.
Il complesso montuoso si estende per diverse decine di chilometri, orientato da Nord-Ovest a Sud-Est ed è geograficamente delimitato dalla Piana del Cavaliere a Nord, dai Monti Ernici a Sud e dalle valli dei fiumi Aniene (ad Ovest) e Liri (ad Est). Le principali elevazioni sono rappresentate dai monti Viglio, Cotento, Tarino ed Autore. Frequente in questi territori è il fenomeno del carsismo, visibile sotto forma di grotte, doline ed inghiottitoi.
Per via dell’esposizione diretta alle correnti umide proveniente da occidente, i Simbruini risultano essere tra i luoghi più piovosi in assoluto dell’Appennino centrale, con le precipitazioni medie annue che superano i 2000 mm; lo stesso toponimo Simbruini, che deriva dal latino “Sub Imbribus”, sta a significare letteralmente “Sotto le piogge”. Questo, unito alla natura carsica del suolo, si traduce in una grande abbondanza di acqua sorgiva nelle floride valli solcate da importanti corsi d’acqua, come l’Aniene ed il Simbrivio.
In questi territori selvaggi ed integri ancora oggi trovano dimora specie animali di grande interesse naturalistico quali il cervo, il capriolo, il lupo, il gatto selvatico e l’orso bruno marsicano, mentre nei cieli volteggiano fieri il falco pellegrino, l’aquila reale ed il grifone.
Questo immenso patrimonio di biodiversità dal 1983 è tutelato dal Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, che con i suoi 30.000 ettari di superficie risulta essere la più grande area protetta del Lazio.
Natura ma anche storia, tradizione e cultura: in questi luoghi ameni e solitari sono sorti nel corso dei secoli borghi pittoreschi , eremi, santuari e monasteri ancora oggi esempi unici di bellezza.