Questa settimana non possiamo non dedicare il nostro ricorrente appuntamento con i Monti Simbruini ad una persona a noi molto cara che purtroppo, proprio in questi giorni, ci ha lasciati, il professore Giuseppe Bonifazio, importante studioso di tradizioni popolari nonché tra i primi a documentare attraverso le moderne arti visuali (tra l’altro con assoluta maestria) proprio questo nostro territorio. Ma prima ancora che un esempio da seguire nel campo della documentazione video-fotografica, in particolare per me che scrivo queste righe, il professore è stato un vero e proprio maestro di vita tra i banchi delle scuole medie, laddove si inizia a seminare con maggiore efficacia nelle nuove generazioni il seme della conoscenza (e non solo); a distanza di oltre due decenni è ancora ben nitido il ricordo di quanto questo lui sapesse farlo bene, almeno quanto le sue straordinarie produzioni documentaristiche, in molti casi ancora oggi ineguagliabili per qualità e valore assoluto.
Più di recente, proprio grazie alla comune passione per la fotografia e le montagne di casa, insieme a Francesco abbiamo avuto il piacere e l’onore di condividere con il professore importanti capitoli del progetto Orizzonti Simbruini. Tra i pochissimi sempre pronto ad appoggiare ed apprezzare questo nostro lavoro, nonché a riconoscerne apertamente il valore comune per il territorio, è proprio grazie a lui che nel lontano 2015 inaugurammo a Subiaco la prima mostra fotografica pubblica, così come sue sono le parole di prefazione al nostro libro fotografico “Orizzonti Simbruini, viaggio nella natura di un Appennino inedito“, indelebile traccia del suo grande apprezzamento nei confronti di questo nostro lavoro, un qualcosa che ci riempie il cuore di orgoglio e che forse da sola basta a ripagare il grande impegno profuso negli anni.
Per chi volesse continuare ad apprezzare la sua straordinaria produzione artistica e documentaristica, va ribadito per molti versi unica ed irripetibile, vi lasciamo i link al sito web ed al canale YouTube.
Non è stato affatto semplice scegliere una foto a corredo di questo nostro dovuto e sentito pensiero, ma forse in questa immagine possiamo trasfigurare e ritrovare il senso più profondo di questo triste momento. Le nostre esistenze non sono che dei passaggi effimeri all’interno del grande cerchio della vita, come le nebbie estive che si addensano veloci al pomeriggio sui fianchi della montagna e che altrettanto rapide poco dopo si dissolvono sotto il vigoroso soffio del vento del tramonto. Eppure, sullo sfondo di questo etereo ed eterno divenire ci sono cose che restano ben salde, certezze inamovibili dell’esistenza, come il minerale ed imperturbabile profilo delle stesse montagne o come appunto il segno profondo che alcune persone dopo il loro passaggio lasciano in chi resta.
Ciao Professore!
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