Il nuovo tempo ha origine nell’acqua, elemento mobile, indefinito e accogliente, che sciolto dalle catene dell’inverno si fa liquido grembo in attesa di un fuoco ravvivante. Il fuoco è quello dell’Ariete, attivato dal sole che proprio oggi vi ha fatto ingresso: è questo il vero inizio dell’anno, del grande ciclo della vita naturale, lontano dai ritmi artefatti dell’uomo.
Figlia del fuoco è la Salamandra: ne porta i segni sul corpo, come impressi da lingue di fiamma, e nel nome che condivide con gli spiriti invisibili del fuoco. E’ il fuoco che la esorta ad abbandonare il sicuro riparo negli anfratti del bosco per raggiungere specchi di acqua corrente e deporre le uova, seme pulsante di una nuova generazione.
L’acqua è la sua seconda natura: ne informa il corpo scuro e scolpito, mezzo pesce e mezzo rettile. Così la vedi scivolare liquida tra i sassi sulla riva del torrente o tra la vegetazione di alghe sul fondo di un bacino, seguendo i guizzi dell’ignea coda. Dall’acqua è venuta, nell’acqua ritorna per avviare questo nuovo ciclo.
Nelle sue due nature c’è tutta la cifra di questa nuova stagione, anch’essa figlia dell’acqua e del fuoco, di un nuovo amore tra il sole e la terra. In questo Equinozio di Primavera celebriamo con lei il ritorno della vita, finalmente.